PSICOLOGIA E NUTRIZIONE

10.06.2019 13:49

I fattori psicologici sono elementi importanti per capire le ragioni di alcuni comportamenti alimentari e, soprattutto, per spiegare il fallimento di tante diete, in quanto spesso il tormentato rapporto con il cibo ed il peso non è riducibile a una semplice formula che combina proteine, carboidrati e grassi. Né tantomeno è ragionevole liquidare i problemi di sovrappeso come una questione di forza di volontà.

Solo scoprendo la vera causa del sovrappeso si possono ottenere risultati soddisfacenti. Il cibo è carico di valenze psicologiche, affettive ed emotive e mangiare è talvolta una necessità indipendente dallo stimolo della fame. Per molte persone il cibo ha un effetto calmante; altre invece lo utilizzano per placare i quotidiani momenti di stress. Oppure alcuni mangiano in maniera eccessiva quando devono affrontare situazioni difficili. Infatti la gente, molto spesso, ingerisce cibo senza accorgersene. Un esempio è il mangiare fuori pasto caramelle, biscotti, patatine, gelati. Proprio per questo è importante, quando si decide di fare una dieta, prendere in esame il proprio stile di vita, ricercando un nuovo equilibrio psicofisico.

Le ricerche nutrizionali, accompagnandosi a quelle psicosociali, hanno individuato la combinazione di tre tipi psicologici specifici legati a condizioni di sovrappeso:

  • REGRESSIVO
    I soggetti appartenenti a questo gruppo amano tutti gli alimenti dolci. I dolci rappresentano la fonte di gratificazione che non si riesce a trovare nel lavoro o in famiglia. Il cibo, in questi casi, diventa il rimedio per sopportare le piccole difficoltà quotidiane. Alla base di questo comportamento alimentare c'è spesso un'educazione sbagliata. Probabilmente i genitori erano soliti rispondere ad ogni disagio con caramelle o merendine. E così, con il passare degli anni, i dolci sono diventati il naturale rimedio contro l'ansia o lo stress.

  • AGGRESSIVO
    I soggetti appartenenti a questo gruppo amano i cibi da mordere, da masticare a lungo, come ad esempio la carne. Mangiare è l'equivalente simbolico di distruggere. Ed è attraverso questa funzione che tali soggetti cercano di scaricare tutte le tensioni.
    Un atteggiamento di questo tipo può nascondere un carattere ostile o polemico, ma anche una grande passionalità e un’inespressa voglia di comunicare con gli altri.


 

  • DIFENSIVO
    I soggetti che appartengono a questa categoria prediligono gli alimenti sostanziosi. A livello inconscio è come se questi cibi fossero la fonte della forza per sopportare il peso delle responsabilità e dei troppi impegni. Mangiare diviene un modo per sentirsi più forti. Anche i chili in eccesso simbolicamente possono rappresentare una corazza per difendersi dalle aggressioni del mondo esterno. Il cibo è utilizzato altresì per colmare un vuoto interiore o combattere un senso di inutilità, solitudine o noia.


 

Per tale motivo, un consulto psicologico può essere utile al fine favorire lo sviluppo di una corretta alimentazione e gestione del proprio peso forma, di cui potrà goderne in primis la salute psicofisica.